lunedì 31 dicembre 2012

2012

Ennesimo anno, ennesimo bilancio. Quest'ultimo anno, per me, è stato piuttosto positivo, devo dire. Ci sono stati anche quest'anno certo dei problemi, anche parecchio grandi, ma se bisogna proprio fare un bilancio, gli avvenimenti positivi superano quelle negative. Rispetto all'anno scorso, in cui ero decaduto totalmente, quasi una larva umana, sono finalmente riuscito ad un certo punto (verso la metà di Aprile, direi) a farmi forza, e il resto è venuto da se, con la situazione che è migliorata sempre più. Ho fatto tante esperienze e sono sempre stato meglio, sono sempre cresciuto d'umore e sono arrivato, quest'estate, a divertirmi davvero e alla felicità vera, provate ben poche volte prima. Ci sono stati quei grossi problemi di cui sopra, perciò non me lo sono potuto godere appieno: ma se il prossimo anno sarà così e con meno problemi (e io me lo auguro), potrà sicuramente essere il migliore dacché mi ricordi. Tutto ciò è avvenuto grazie ai miei amici, che hanno tirato fuori da me la forza che nemmeno io credevo di avere: e così, con questa rinnovata e dirompente potenza e convinzione in me, sono riuscito finalmente ad essere una persona normalmente felice. Sono anche contento di essere immensamente cresciuto, di aver sviluppato come mai prima la mia cultura e il mio pensiero, e di aver incrementato anche le mie capacità mnemoniche ed intellettive, grazie ad esercizi mentali appositi (ma anche di questo in parte devo ringraziare gli amici, che hanno fatto girare l'effetto Rosenthal).

Per quanto riguarda la mia produzione, rispetto agli altri anni è stata un po' scarsina per quanto riguarda la quantità, ma qualitativamente, almeno credo, molto buona, almeno per come l'ho percepita io (anche se questo non indica che sia effettivamente così). Ho scritto alcuni tra i miei racconti e tra le mie poesie che ritengo più validi, tra i miei preferiti io credo, ed inoltre mi sono concentrato anche su altri tipi di progetti al di fuori di questo blog, pur riguardando sempre la scrittura (nel momento in cui scrivo è ancora un segreto ciò che ho fatto, ma poi vi farò sapere). Comunque sia, insieme alla crescita personale di cui parlavo sopra, credo di essere cresciuto anche come scrittore: se questo sia vero o meno, non lo so, ma io spero davvero che ciò che scrivo sia migliore di quanto fatto in passato e peggiore di quanto farò in futuro!

Concludo con lo stesso augurio dell'anno, scorso, ossia che il prossimo anno sia meglio di quello passato, anche se devo dire che rispetto al 2011 parto da una base totalmente diversa in questa affermazione. Se l'anno scorso è stato pessimo, come dicevo nel bilancio un anno fa, e perciò non mi aspettavo niente di buono, nulla di positivo, ora parto dalla consapevolezza di poter avere sempre di più, grazie a me stessso. Gli anni decadenti sono finiti per sempre, probabilmente stanno per incominciare quelli più epici, e io spero che tra un anno vi starò scrivendo qui più felice che mai di quanto la mia vita sia bella. Auguri per il prossimo anno, quindi, a me ma anche a voi, miei pochi ma amati lettori!

martedì 25 dicembre 2012

Auguri ai lettori

Come al solito, oggi che è natale vorrei augurare buone feste a tutti i miei lettori; non che io creda nella sacralità di queste feste, anzi è mia tradizione ormai da anni ascoltare  il black metal più satanico e il death metal più anticristiano che ci siano in questa festività (pare una battuta ma è vero!), ma visto che d'altra parte tengo in particolare a tutti quelli che mi leggono, allora non posso che augurarvi delle festività gioiose e insieme alle persone che amate. Auguri!

giovedì 20 dicembre 2012

"Una Peccatrice", di Giovanni Verga

Vorrei cominciare il secondo filone di questo appuntamento fisso nel blog con una breve recensione. Recensioni di film e di libri forse non saranno l'anima di questo angolo, ma ogni tanto ve ne proporrò alcune.

Questa mia prima recensione riguarda il breve romanzo Una Peccatrice di Giovanni Verga, letto qualche mese fa. Il libro in questione è un'opera giovanile dello scrittore siciliano, tra le prime che egli abbia mai scritto, ma nonostante ciò sono già presenti, in forma embrionale, tutti i temi che poi lo renderanno famoso, su tutti quello dei vinti, i personaggi vittime della vita. Inizia qui ad emergere quindi quel pessimismo verghiano che è bandiera sua e del Verismo, contraddistinguendolo dal Naturalismo di autori quali Zola, che pur a tinte cupe disegnavano la possibilità di cambiamento e di "redenzione". Il linguaggio è abbastanza desueto ma comprensibile a chi abbia una cultura di scuola superiore, mentre lo stile è abbastanza arzigogolato e serioso, ma nulla di troppo astruso

La trama è la seguente [inizio spoiler]: il giovane Pietro Brusio è uno studente di legge, diligente e su cui la famiglia può contare, finché non accade un incontro fatale con una nobildonna d'alta società, che lo cambia totalmente. Ella gli causa un colpo di fulmine, amore praticamente a prima vista, ma lei oltre ad essere di estrazione, come detto, nobile, è sposata con il conte di Prato. L'amore sembra subito disperato: quando lei capisce di avere un ammiratore, lo considera con sufficienza, ma Pietro non desiste nonostante l'ovvio scoramento e continua imperterrito trascurando ogni altra cosa, seguendo anche la contessa a Napoli quando lei si trasferisce. Lì compone un'opera lirica (probabilmente ciò è una nota autobiografica dell'autore, insieme agli studi di legge), il Gilberto, che ha un gran successo; e vedendo l'opera, lei capisce che la trama è basata sulla loro storia, e inizia ad interessarsi molto al compositore. Dopo molte peripezie, la contessa (che si rivela chiamarsi Narcisa) abbandona suo marito e scappa con Pietro, ormai innamoratissima: è quindi, apparentemente, un idillio. Eppure, quello che sembrava dover finire così, a causa di incomprensioni e di un'atteggiamento molto ansioso da parte di lei (che ad alcuni, nei tempi moderni, potrebbe risultare addirittura divertente), i due si allontanano progressivamente, finché Narcisa, non sentendosi più amata e pensando di aver perso il suo Pietro per sempre, decide di avvelenarsi (e al contrario di quanto detto poco fa, quelle pagine sono veramente tristi e toccanti), e muore tra le sue braccia. Il racconto si conclude con lui che ne rimane shockato a tal punto, ci racconta Verga, da ridursi alla mediocrità per tutto il resto della sua vita. [fine spoiler]

Una trama scarna ma buona in un libro ben scritto, magari non facilissimo per chi non vuole impegnarsi ma comunque che può piacere a chi va di andar oltre la semplice lettura della domenica (ma anche a questi ultimi potrebbe piacere, vista la complessità poi non così grande): questo è "Una Peccatrice" di Giovanni Verga. Consigliato quindi a chi ama la letteratura semplice e il romanzo dal sapore antico.

P.S. per le due settimane della pausa natalizia, sarà in pausa anche questa rubrica, quindi si ricomincerà giovedì 10 Gennaio con un nuovo articolo di scienza.

giovedì 13 dicembre 2012

21 dicembre: il pianeta Nibiru

Vorrei cominciare questa nuova mia "rubrica" su Hand of Doom con un articolo un po' particolare, a metà tra il debunking e la scienza, che mi è venuto così, quasi dal nulla.

Come tutti sapranno, il prossimo 21 (o 23) dicembre, secondo le fantomatiche profezie del popolo Maya è previsto un qualche evento, anche se sembra esserci indecisione tra la fine del mondo o un cambiamento in qualche modo spirituale; tali ipotesi sono supportate da profeti, complottisti, santoni new age e chi più ne ha più ne metta. Una delle tesi più propagandate in tal senso è quello di un pianeta in rotta di collisione con Terra, che impatterà proprio in quella data, chiamato Nibiru in onore degli studi dello scrittore azero Zecharia Sitchin, che sosteneva, sintetizzando, che gli Anunnaki, deità sumere, fossero in realtà abitanti di questo pianeta, il quale torna ogni tanto nel sistema solare interno nella sua rivoluzione intorno al solo (cosa c'entrino i Maya con i Sumeri, non si è ancora capito). I governi del mondo sarebbero al corrente di questo evento futuro, secondo la ben nota paranoia dei complottista, ma non lo dicono in pubblico, e mentre i grandi e i potenti si preparano a mettersi al riparo, la popolazione morirà tutta. Ma è davvero possibile tener nascosto un simile segreto? La risposta è no.



















Facendo dei calcoli ed applicando poche semplici formule di astrofisica, mi sono divertito a trovare alcuni parametri del pianeta; per fare ciò, come in ogni modello di fisica teorica, ho dovuto ipotizzare alcuni dati fisici di esso (questi dati potrebbero essere anche stati trovati, chissà in quale maniera anti-scientifica, dai propugnatori delle teorie sul 2012, ma non ho davvero alcuna volontà di andarli a cercare sui loro siti), cercando anche di creare la situazione più estrema possibile (in modo che situazioni  meno improbabili diano risultati ancor più eclatanti). Innanzitutto ne ho calcolato la distanza dal nostro pianeta: può sembrare un dato impossibile da calcolare con la sola matematica, ma basta ipotizzare la velocità ed essendo nota la distanza temporale dall'evento, si può calcolare quella spaziale. Certo, la velocità è pur sempre incognita, ma l'ho ipotizzata grande circa cento volte la velocità orbitale terrestre (è un dato improbabilissimo, ma ai nostri fini è adatta). Altro dato immesso per ipotesi è la grandezza del pianeta: siccome Nibiru è abitato da una razza aliena, l'ho immaginato di poco più piccolo rispetto al diametro terrestre; potrebbe essere anche più piccolo, ma non poi di molto, visto che la gravità deve essere sufficiente alla conservazione di un'atmosfera. Infine, il terzo ed ultimo dato ipotetico è l'albedo, ossia un coefficiente che indica quanta luce viene riflessa da un corpo (celeste o meno): l'ho settata su quella della Luna, che è piuttosto scura nonostante ciò che si possa pensare, visto che il nostro satellite naturale ha in realtà un colore e una brillantezza paragonabili a quelli dell'asfalto. Per comodità di calcolo, inoltre, ho posizionato i corpi celesti con l'angolo nella figura qui a lato (con corpi e distanze non in proporzione): non è detto che i corpi si trovino in questa posizione, ma comunque ho anche visto che cambia estremamente poco, cambiando le posizioni relative dei due astri.

Ebbene, con questi dati emerge che il fantomatico Nibiru è oramai vicinissimo alla Terra, meno di un cinquantesimo della distanza Terra-Sole, anche alla sua immensa velocità (infatti le distanze cosmiche sono un dato inimmaginabile nel sentire comune, e sul fatto credo creerò un post, prima o poi); già a questo punto si può dire che, pur cambiando nella figura la posizione del pianeta rispetto alla Terra, il cambiamento rispetto al Sole sarebbe minimo, e perciò il risultato dei calcoli varierebbe di ben poco. Il risultato più eclatante è però il dato sulla luminosità dell'oggetto (la sua magnitudine apparente, per usare un termine tecnico); essa risulta di gran lunga il terzo oggetto più luminoso del cielo dopo Luna e Sole, circa 130 volte più luminoso del pianeta Venere (il più luminoso oggetto celeste che abbiamo in cielo) al suo massimo e solo poco più di sei volte meno luminoso del nostro satellite naturale . Anche esagerando i dati (peraltro già abbastanza esagerati di loro), la sostanza non cambia: con albedo o raggio diminuito o velocità aumentata, anche in senso estremo, pur diminuendo la luminosità dell'ipotetico Nibiru è sempre la terza sorgente luminosa, in cielo; e volendo proprio strafare, estremizzando tutti e tre i dati insieme, la magnitudine del pianeta sarebbe comunque tale da renderlo estremamente visibile, essendo brillante all'incirca come la stella Deneb (che è comunque una delle 20 stelle più luminose del cielo).

Le conclusioni quindi sono semplici: non è semplicemente possibile occultare la presenza di un presunto Nibiru in rotta di collisione con il nostro pianeta. Siccome, quindi, di questo fantomatico pianeta non c'è alcuna traccia, è praticamente certo che non vi sia alcun Nibiru in arrivo, e quindi che questo pericolo sia, ai fatti, inesistente. Sono bastati solo pochi calcoli e l'applicazione di semplici formule matematiche per poterlo appurare, e se anche è stato utilizzato un modello semplificato rispetto alla realtà (come ad ogni modo si fa spesso nella scienza), comunque il risultato è deciso, e aggiungendo condizioni fino ad arrivare a quella reale, il risultato cambia di molto poco. Come giudicare, quindi, il presunto arrivo di questo pianeta? Semplice, niente di più e niente di meno che una balla. Ovvio, di fronte a queste evidenze chi ha l'atteggiamento complottista l'accantonerà e tirerà fuori un'altra teoria; ma anche se non arriverò a smentirle nel dettaglio, sappiate solo che sono balle, tutte. Il 21 dicembre c'è solo un modo in cui il mondo finirà: che qualcuno di potentissimo e fuori di testa (il presidente iraniano Ahmadinejad da questo punto di vista è già sulla "buona strada"), credendo davvero nelle profezie, vedendo delusa la propria credenza decida di scatenarla di persona l'apocalisse, iniziando una guerra non convenzionale su scala mondiale, ad ulteriore riprova che il pericolo più grande per il mondo è la stupidità e l'ignoranza umana.

P.S. lascio a tutti voi le formule e il foglio di calcolo con cui ho ottenuto i miei risultati (potete scaricare lo zip con i file qui, scaricatelo perché in google drive non si apre bene); in quest'ultimo potrete anche divertirvi a cambiare le variabili per vedere ciò che viene fuori.

domenica 9 dicembre 2012

Lieve trasformazione per Hand of Doom

La questione è semplice: ho deciso una piccola trasformazione di Hand of Doom. Non è un cambiamento totale, al contrario racconti, poesie e semplici pensieri in libertà continueranno ad essere qui postati in libertà e senza schemi fissi; tuttavia, vorrei aprire un piccolo spazio anche dedicato alla mia passione per le scienze e per la cultura, possibilmente uno spazio fisso ogni settimana (magari alternando le due maxi-categorie), giusto per avere un ritmo (e magari aiutarmi anche un po' nella regolarità, che a sua volta farà bene anche, ho letto, al mio bacino d'utenza); visto che il giorno che mi torna più comodo è il giovedì, credo proprio che inizierò dal prossimo. Non so se la divulgazione scientifica e culturale potrà piacere ai miei lettori, che presumo essere di altro tipo, ma io spero davvero di si, anche perché per me scienza e cultura siano le cose più importanti (ed alla seconda appartiene anche la scrittura, beninteso), cosicché vorrei portare le mie opinioni anche in questi due campi, e rendere l'offerta di Hand of Doom più ricca. Ecco, questo è quanto, spero comunque che, anche con questa nuova caratteristica, voi lettori rimaniate comunque fedeli al mio blog. Al prossimo giovedì, dunque!