lunedì 25 novembre 2013

Brevissimo post sulla giornata contro la violenza sulle donne

Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
- Lettera di San Paolo agli Efesini, 5, 22-24
Ci sono indubbiamente tante cose che si possono fare contro la violenza contro le donne, ma io credo che la più importante non possa che essere il liberarsi della religione che elegge a suo padre fondatore l'autore di questo brano, ed a verità assoluta un libro in cui ci sono anche tali brutture; e le prime a farlo dovrebbero essere proprio loro, le rappresentanti del cosiddetto "sesso debole". E' un passo fondamentale, senza il quale la violenza sulle donne è impossibile da sconfiggere: lasciamo quindi da parte le credenze irrazionali come la religione, e facciamo si che la ricorrenza odierna non abbia più senso (ossia, che non vi sia più alcuna aggressione verso alcun essere umano di sesso femminile). Questo è  il mio pensiero per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

lunedì 18 novembre 2013

Occhi

Oggi un post veloce post veloce: ecco qui una breve poesia che ho scritto in questi giorni per Monica, nulla di che ma erano cose che mi sentivo dentro. Tutto qui, vi lascio alla poesia!

Occhi

Se tu potessi vederti coi miei occhi
Solo per un giorno, in vita tua
Vedresti allora quanta bellezza
Racchiudi nella tua persona

In quel volto piccolo e grazioso
In quel fisico, che tu non ami;
E, soprattutto, nei tuoi occhi,
Pozzi scuri ed intelligenti
In cui per ore io mi perderei

Per me pure però sarebbe bello
Perché nello scambio, a me,
Arriverebbero gli occhi tuoi
E potrei guardar me stesso

E capire, finalmente, perché
Io, che bello affatto sono
In nessunissimo lato di me
Son amato tanto intensamente
Da una donna così meravigliosa

mercoledì 13 novembre 2013

Riflessioni sparse su "L'Origine della Specie" di Darwin

Ho finito da pochi giorni di leggere "L'Origine della Specie" di Charles Darwin, e più che recensirlo, come per gli altri libri in passato, mi piacerebbe più condividere qualche mio pensiero su di esso. Comincio col dire che, dopo questa lettura, ho cominciato a capire perché vi siano molte critiche su questo libro; non che condivida le posizioni di chi di solito critica (creazionisti e religiosi, principalmente), tutto il contrario, ma in un certo qual modo trovo che il libro sia passibile di un paio di "difetti", seppur di fatto essi non squalifichino assolutamente la teoria dell'evoluzione.

Un primo punto critico del trattato è nel suo evidentissimo "essere datato". Il libro di Darwin precede addirittura la pubblicazione dei primi lavori di Gregor Mendel, perciò l'autore non solo non ha ovviamente idea di nulla che riguardi la genetica, ma ignora anche le leggi esatte dell'ereditarietà: ciò si riflette così nel libro, che presenta perciò teorie ormai da tempo superate. Anche in campo geologico, quando spiega il perché, per esempio, esistano determinate barriere che dividono due aree geografiche, Darwin da per buone teorie ormai desuete; ciò vale, più in generale, per tutte le branche della scienza che appaiono direttamente o indirettamente, col libro che è fortemente caratterizzato dalla sua provenienza di metà ottocento.

L'altro difetto principale che individuo è che Darwin sembra a tratti persino dubitare della teoria che sta esponendo. Io non credo che nei fatti fosse davvero dubbioso (altrimenti non avrebbe pubblicato le sue idee), ma credo semplicemente che, vista la radicale novità delle sue idee, almeno per la mentalità dell'epoca, non potesse sbilanciarsi più di tanto. Se ciò è comprensibile, e di sicuro a me non da fastidio, posso comprendere come questo possa esser usato a proprio favore se si vuole criticare Darwin.

Il trattato presenta, dunque, alcuni difetti, e la tesi da esso presentata non è accurata; tutto questo, però, non implica nulla, di per sé. La teoria dell'evoluzione proposta non è, appunto, del tutto definita, ma ciò non vuol dire che sia falsa: questo libro è infatti non la "bibbia degli evoluzionisti", ma solo il punto di partenza della moderna teoria, e criticare l'evoluzionismo solo per questo libro è assolutamente improprio (benché capisca che persone che pretendono che la verità assoluta sia in un solo libro non riescano a capire come altre invece possano trovarla in un'avanzamento di idee durato un secolo e mezzo). Ad ogni modo, il lavoro di Darwin è stato comunque importantissimo, specie a livello storico; per questo, in conclusione, nonostante i punti critici da me elencati L'Origine della Specie è un libro assolutamente di valore... e sicuramente, da leggere e far leggere.