martedì 24 febbraio 2015

La Libia e l'estremismo

Da oltre una settimana i media, TV in testa, non fanno altro che parlare dell'escalation dell'ISIS in Libia, che minaccerebbe ormai direttamente l'Italia. Per quanto sia vero che i media ingigantiscano la situazione in Libia, che non è così seria come la dipingono e comunque ha luogo in un paese decisamente lontano dalle nostre coste, puntando di più sull'allarmismo che sull'informare correttamente, è comunque una situazione preoccupante, quella che ultimamente si profila nel mondo. Non voglio in questo articoletto parlare dei possibili pro o contro militari, economici o politici che verrebbero da un'entrata in guerra della NATO o del nostro paese, anche perché ammetto tranquillamente di non avere le competenze necessarie per farlo: la mia non vuole essere altro che la solita riflessione "ad ampio spettro".

Premesso che io penso che la guerra sia sempre brutta, c'è anche da dire che esistono certi momenti in cui sia tristemente necessaria: questo particolare momento della storia purtroppo sembra proprio uno di quelli. Gli invasati dell'ISIS vogliono infatti spazzare via l'occidente con la sua democrazia, che per quanto imperfetta ed assalita su fronti anche interni è comunque la miglior forma di governo che fin'ora siamo riusciti a trovare. Dall'altra parte, è vero che come ho detto prima, le loro minacce siano fuffa, almeno per il momento; nonostante ciò, vuote o meno, le minacce sono comunque sempre allarmanti, e non si può né si deve prenderle sottogamba. Credo che sia inevitabile che a un certo punto la guerra sarà inevitabile, anche se comunque per quanto riguarda l'Italia rimango decisamente neutralista, visto soprattutto che non siamo stati attaccati direttamente: meglio in queste questioni lasciare spazio alle nazioni che effettivamente sono minacciate dal Califfato "vero", come Israele o l'Arabia Saudita.

La vera guerra non è però quella contro il califfato: a mio avviso, dobbiamo combattere invece contro gli estremismi di qualsiasi tipo che purtroppo ancora affliggono tutto il mondo, anche la nostra civile Europa. Dobbiamo combattere sicuramente gli estremismi religiosi, come quello della corrente islamista (che vi ricordo non essere identificabile con l'islam in se ma un movimento più prettamente politico/terroristico) ma anche quelli cattolici di casa nostra, che seppur più moderati sono comunque deleteri, per esempio negando diritti come l'aborto o la contraccezione. Non è però solo una questione soltanto religiosa, dobbiamo liberarci anche di altre idee che spesso diventano pervadenti, come il nazionalismo, l'omofobia, il razzismo e soprattutto il darwinismo sociale, che col capitalismo selvaggio degli ultimi anni è stata una vera piaga e continua a negare una più equa redistribuzione della ricchezza nel mondo (ma anche l'estremismo comunista è assolutamente condannabile e non ha mai portato a nulla di positivo). Solo creando per tutti, in tutto il mondo, un ambiente tranquillo e di benessere è possibile avere la pace nel mondo: altrimenti abbattere l'ISIS è inutile, perché poi ci sarà qualcuno che prenderà il suo posto, e poi qualcun'altro, in un circolo vizioso che non si fermerà mai. Spazzare via dalla faccia della Terra ogni estremismo è l'unico modo, a mio avviso, di creare una situazione in cui l'uomo non debba più temere il proprio simile, ed è un impegno in cui tutti noi, nel nostro piccolo, dobbiamo impegnarci, io credo.

martedì 17 febbraio 2015

Problemi di salute

Anche la scorsa settimana è stata piuttosto travagliata per me, specie per quanto riguarda il mio stato di salute: oltre ad aver visto, proprio in settimana, ben tre dottori in tre giorni di fila, ho avuto forti dolori in praticamente tutto il corpo. Ho cominciato inoltre una nuova terapia, specificatamente contro il dolore, ma per ora non sta avendo effetti (il che è comprensibile, dovrebbe produrre effetti solo a lungo termine), se non quello di rendermi rimbambito. E' per questo che sto latitando un po' nelle mie attività online: se le recensioni riesco a scriverle ancora, altre attività, come per esempio questo blog, hanno perso un po' in contenuti, e non solo nell'ultimo periodo: saranno quasi due mesi che le mie condizioni di salute non sono ottimali. Purtroppo, tra i dolori, la tristezza di non poter più fare tante cose che prima potevo fare ed anche un certo timore di avere qualche malattia grave che ancora mi deve essere diagnosticata, spesso non ho infatti la concentrazione e la lucidità mentale adatta per trovare argomenti adatti a Hand of Doom, e soprattutto per svilupparli a dovere, Per questo, vorrei chiedere scusa a tutti voi, miei quattro (forse) lettori se per un altra settimana per il post del martedì non riesco a pensare a niente di meglio che a queste poche righe lamentose, che spero però non vi diano fastidio. Detto questo, speriamo che nei prossimi tempi le cose migliorino, e che già settimana prossima io riesca a postare qualcosa di più sostanzioso.

sabato 14 febbraio 2015

Senza trovare le parole

Oggi vi tocca un post fuori dalla solita serie del martedì (e fuori orario rispetto al solito, anche): niente di più che una poesiola, che volevo dedicare alla mia Monica per questo San Valentino. Non è tra le mie più riuscite, credo, ma spero che a voi (ma soprattutto a lei) piaccia.

Senza trovare le parole

Ci ho provato e riprovato
Ho pensato molto a lungo,
Mi son sforzato per scrivere
Una poesia per te, Monica
Per questo San Valentino

Ho pensato ad un sonetto
Ho cercato qualche tema
Ma tutto è stato inutile:
Non son riuscito a creare
Nulla degno di una dedica

Ma è colpa (o merito) tuo
Che sei così fantastica che
Non riesco a trovare parole
Degne di descrivere il mio
Amor per te senza sminuirlo

martedì 10 febbraio 2015

Minaccia dallo spazio

Dopo qualche tempo in cui non sono riuscito a trovare nemmeno un attimo per scrivere nemmeno un racconto, finalmente riesco a postarne uno nuovo. Avendo comunque avuto pochi spazi liberi per poterlo creare, è uno quelli fulminanti, che si leggono tutti d'un fiato; spero però che non vi dispiaccia, essendo comunque il mio tipo di racconto più classico, e che ve lo godiate!

Minaccia dallo spazio

«Siamo proprio sicuri che sia una minaccia?» chiese contrariato il presidente, alzando gli occhi dal documento che aveva appena letto.
«Si, signore» rispose il ministro della difesa, «Quell’astronave è assolutamente un pericolo. Ci resta un giorno appena, e poi prenderà la Terra proprio all’interno dei nostri confini, a meno che non cambi improvvisamente direzione, cosa però che io non credo possibile, conoscendo i suoi occupanti. A quel punto, l’intera umanità avrà probabilmente i giorni contati, o almeno questo è quello che dicono i miei consulenti scientifici.»
«Ma non c’è un’altra soluzione che l’abbattimento? Non possiamo tentare nuovamente di comunicare?»
«Purtroppo no, signore. Come lei sa i primi tentativi di trovare un accordo sono falliti, ed ora l’astronave è in completo silenzio radio, abbiamo provato fino a circa un’ora fa ad inviare messaggi ma non abbiamo ricevuto risposta. Quelli si rifiutano in ogni modo di arrivare a qualsiasi compromesso, vogliono solo atterrare e lo faranno, a meno che non li fermiamo.»
I due si fissarono, poi il ministro riprese:
«Allora, vuole procedere?»
Il piccolo studio rimase per un attimo immerso in silenzio, poi il presidente riprese, con un filo di voce:
«E’ proprio necessario?»
«Scusi se sono irrispettoso, signor presidente» fece il ministro, «Ma glielo ho ripetuto ormai diverse volte, perciò non capisco perché lei continua a chiedermelo. Comprendo benissimo i suoi scrupoli morali, i suoi dubbi, ma se la scelta è tra distruggere qualche migliaio di vite oppure condannare la razza umana, la prima, per quanto possa essere inaccettabile, è comunque la scelta di gran lunga migliore. Nemmeno io gioisco di quest’atto di brutalità, ma le ripeto, è l’unica soluzione sensata a questa crisi. »
«E va bene, allora, firmerò, ma che Dio abbia pietà di me e di lei.»  fece il presidente sbuffando leggermente, raccogliendo l’ordine di abbattimento sulla sua scrivania e scarabocchiando il suo autografo.
«Ha preso la decisione giusta, signor presidente, ed in futuro sarà ricordato come il salvatore dell’umanità.»
«Sarà anche giusta, ma è estremamente dolorosa. Di sicuro, non mi sento di essere un eroe, semmai un assassino. Comunque sia, ora se non le dispiace vorrei rimanere da solo .»
«Si figuri, tolgo subito il disturbo. I miei saluti, signor presidente.»
«Arrivederci»

Rimasto solo, il presidente sospirò e si mise a pensare a ciò che avrebbe dovuto fare in seguito. Nonostante aveva probabilmente salvato l’umanità, non sarebbe stato facile giustificare con l’opinione pubblica l’abbattimento di un’astronave da trasporto carica di esseri umani proveniente dalla Luna.
“Ma è colpa solo del caso, se i raggi cosmici hanno mutato i batteri rimasti nei dintorni dell’Apollo 12 in modo da renderli così virulenti e letali” si disse, cercando una pallida giustificazione a quell’evento, ma invano: sicuramente quella notte non sarebbe riuscito a dormire.
“Manco fosse una dannata astronave aliena!” pensò, con rabbia.

martedì 3 febbraio 2015

Stupidi pensieri di chiusura

Se siete tra i pochissimi che (forse) si dispiacerebbero per la scomparsa di Hand of Doom, potete già da subito tirare un sospiro di sollievo: nonostante il titolo del post, non ho mai pensato di chiudere questo blog. Nonostante infatti esso abbia molto poco successo, come ho già detto altrove non sono un granché amante di simili proteste. No, Hand of Doom non chiuderà, o almeno ciò non è assolutamente nei miei piani.

Quella che sto pensando di chiudere è la mia webzine sul metal, Heavy Metal Heaven, ma anche in questo caso non per colpa della mancanza di pubblico, ma proprio il contrario: sto cominciando ad avere un pubblico troppo vasto ed in particolare un numero di richieste di recensione altissime, che sta diventando parecchio pesante da reggere tutto solo. E' proprio per questo che oggettivamente credo che questi pensieri siano stupidi, visto che appunto sto veramente iniziando ad avere successo; dall'altra parte però, soggettivamente sono veramente stanco. Stanco di dover continuare ad ascoltare sempre dischi che devo recensire, anche nei momenti in cui non avrei voglia, trascurando quelli che invece compro per il piacere di farlo, per i quali ormai stento a trovare tempo, e stanco di dover togliere tempo ad altre cose che mi piacerebbe scrivere (anche i racconti ed i post di questo blog, perché no, non è mica un caso che ultimamente i miei post sono sempre molto semplici) perché lunedì e giovedì devono uscire le recensioni.

Insieme alla chiusura, sto valutando anche l'opzione di trovare dei collaboratori, ma ci sono diversi problemi che sorgono a questo punto: in primis, ho già provato a cercarne in passato, con risultati praticamente vicini allo zero, e di sicuro senza mai trovare qualcuno con la mia costanza (il che d'altra parte è comprensibile, non che io mi lamenti se le persone non sono affezionate al mio sito quanto me). Ho inoltre riflettuto ultimamente che se devo avere dei collaboratori che lavorano per me, sarebbe giusto anche pagarli, al contrario delle tante webzine che invece sfruttano i propri articolisti facendoli lavorare gratis: il problema è che non ho i soldi per farlo, ed anche se li avessi comunque sarebbe un lavoro a perdere, visto che il mio guadagno complessivo con Heavy Metal Heaven è esattamente nullo. Insomma, questa mi pare una strada molto difficile da percorrere, sicuramente la chiusura è molto più semplice e meno impegnativa.

Ma alla fine, chiuderò o non chiuderò? Bella domanda. Come ho detto, ci sto pensando seriamente e continuerò a pensarci a lungo, visto che la decisione è estremamente importante. Spero proprio di non essere costretto a questo gesto estremo, ma il mio logoramento arrivato a questo punto è tanto, e chissà che veramente io non decida, alla fine, di chiudere per sempre la mia amata webzine. Tanto, alla fine, anche in quel caso potrebbe dispiacere a pochissime persone,...