venerdì 29 settembre 2017

Non esistono recensioni oggettive

Nel mio calendario editoriale (sì, ora sono un blogger superfico con tanto di calendario editoriale!), per oggi avevo programmato un post un po' diverso. Avendo parlato negli scorsi articoli di alcuni lati negativi del web, volevo bilanciare con un post su quelli positivi. In particolare, avevo in mente di raccontare di come negli ultimi tempi alcune mie recensioni negative del sito metal siano state accettate di buon grado dai gruppi che le hanno ricevute, al contrario delle reazioni indispettite ricevute in passato. È un atteggiamento maturo che mi ha fatto riflettere su come alcuni siano di recente diventati più consapevoli su come muoversi nel mezzo-internet.

Avevo anche cominciato quel post, ma poi ieri mattina un personaggio (è l'unica definizione gentile che mi viene in mente) ha criticato una recensione scrivendo era troppo soggettiva. Il che da un lato mi ha fatto passare la voglia di scrivere un post in cui lodavo le reazioni positive alle mie recensioni. E dall'altro mi ha portato a riflettere sulla totale idiozia di questa affermazione ridicola.

E comunque se "personaggio" ti pare troppo poco,
dimmi tu come definire uno che ti commenta con
insulto e poi lo cancella pensando di essere furbo!
Già da qualche tempo avevo in mente di usare un po' della mia esperienza in materia per scrivere un post intitolato "X cose da sapere leggendo una recensione". Per ora è una bozza di Blogger con giusto un paio di punti: devo svilupparlo e aggiungerne altri. Ma sai qual è il primo punto che ho scritto? Che nessuna recensione può mai, in nessun caso, essere oggettiva.

Questo perché l'arte, in qualsiasi sua forma, non è scientifica: in questo campo non si può dire che due più due fa quattro e tutti gli altri risultati sono sbagliati. Anzi, è proprio l'opposto: un mondo di pura soggettività, in cui ognuno può avere la propria opinione. E anche se fosse controcorrente rispetto a quella della maggioranza, questo non la rende sbagliata - o giusta - in maniera oggettiva: nessuna idea può esserlo a priori.

È quindi inevitabile che le recensioni, essendo scritte da un essere umano con le sue personali opinioni, non possano che essere soggettive. Una davvero oggettiva non potrà mai esistere: non è questione di bravura o meno del recensore, di competenza o questioni simili, è proprio un'impossibilità intrinseca, di carattere filosofico si potrebbe dire.

Ecco perché criticare una recensione perché è troppo soggettiva è stupido: è come lamentarsi di un libro perché è troppo di carta. Ma si sa: chi fa queste uscite di solito non lo fa per argomentare, ma per dare fastidio. Triste ma vero, internet oggi funziona così: e per ogni persona che accetta una recensione negativa al suo disco con dignità ce n'è un'altra che appena scrivi qualcosa che non le piace cerca (senza successo, nel mio caso) di rovinarti la giornata!

La domanda: sei d'accordo con me sulle recensioni? Ma soprattutto: ti sono mai capitate critiche che hai reputato stupide? E come hai reagito?

6 commenti:

  1. Non c'era neppure bisogno di specificarlo, tanto è ovvio: la recensione è scritta da una persona; questa persona ha gusti appunto personali; questa persona ha un bagaglio preciso di cose lette-viste-sentite-vissute a cui farà riferimento.
    Nella medesima recensione.

    Si può essere quanto più imparziali possibile, ma è logico che tutto questo uscirà comunque fuori, quindi sì, sono d'accordo con te.
    E alle critiche stupide... rispondo in modo altrettanto stupido :p

    Moz-

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    1. Ecco, hai sintetizzato a pieno il mio pensiero: concordo su tutto il tuo commento. A parte sulle critiche stupide: io rispondo in maniera che sembra gentile ma che in realtà è ferocissima :D .

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  2. Quando scrivo la recensione di un libro cerco di valutare alcuni parametri oggettivi, ma la mia sarà pur sempre un'opinione personale. Mi è capitato di recente con un romanzo appartenente a un genere che non mi piace (sentimentale). Ricordo di avergli dato la sufficienza, perché comunque rispecchiava perfettamente le convenzioni di genere e le esigenze del target a cui era rivolto, quindi era un prodotto che assecondava lo scopo per il quale era stato creato. Ciò nonostante, non lo ritenevo nelle mie corde, e ho dovuto scriverlo. Secondo me l'onestà è la chiave di tutto.

    Critiche stupide non me ne vengono in mente, però quando c'era la rubrica "Sostiene l'autore" di Michele Scarparo ricordo una discussione con un tizio, piuttosto pesante, che non aveva accettato una mia osservazione (e che non era nemmeno l'autore del testo, ma un altro lettore come me). :-)

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    1. Ma anche nel caso del libro che citi, non puoi essere oggettiva. Tu gli hai dato la sufficienza perché rispecchiava le convenzioni: magari invece a una persona che il genere lo ama non sarebbe piaciuto, proprio perché troppo convenzionale. Mentre a un'altra con gusti simili sarebbe piaciuto molto, per qualche altro motivo. Questo per dire che non c'è modo per essere davvero oggettivi, per quanto ci si provi :) .

      Sono d'accordo sull'onestà, comunque. Anche io ai gruppi che stronco scrivo che ho preferito essere onesto che farli contenti. E ti dirò che spesso lo capiscono, e accettano la stroncatura, invece di darmi addosso ^^ .

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  3. Mi pare strano che qualcuno abbia qualcosa da eccepire su un argomento tanto ovvio! Voglio dire: ognuno fa la sua recensione ovviamente sulla base delle sue personali inclinazioni ed esperienze, e anche sulla base della sua cultura che però - lo si voglia o no - è sempre di parte/imperfetta/non completa.
    L'unico individuo veramente imparziale è l'autore che usa il punto di vista del narratore onnisciente: lui sa tutto, vede tutto e può tutto.
    A condizione però...che si tratti di un suo romanzo! :-DDDD

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    1. Come ho accennato nell'articolo, probabilmente il personaggio in questione ha scritto quel commento solo perché la recensione non gli piaceva e voleva darmi fastidio. Penso che se fosse stato davvero convinto che le recensioni sono oggettive, avrebbe scritto un post da qualche parte, non sarebbe venuto a commentare il mio blog. Ecco perché ha da eccepire :D .

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