giovedì 10 novembre 2011

A quando la liberazione?

No, non mi sono dimenticato del mio blog, anche se è un po' che non ci posto; ma ho avuto un periodo intenso, e non ho potuto produrre niente da pubblicare. Ora ho scritto un paio di poesie, oltre ad aver quasi ultimato il sesto capitolo del mio romanzo e ad un paio di racconti che col tempo posterò. Per adesso, però, godetevi questa mia poesia triste, che non sarà nulla di che ma mi pare caruccia, pur essendo della solita tristezza che tanto mi affligge in questi mesi. Spero che vi piaccia.

A quando la liberazione?

Ogni dì che passa
La mia anima piange
E il mio cuor, sì sensibile
Sempre più greve sento

Tanto disperato son
Che la notte, prima di dormir
Invoco la morte su di me,
Che mi liberi dal dolore
E prenda la mia esistenza
Che non vivo, ma subisco
Ogni giorno di più.

Ma ogni nuova mattina
Mi risveglio, e maledico
Questa vita che non mi lascia
Riposare in pace

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento è molto prezioso per me. Anche se mi vuoi insultare perché non ti piace quello che scrivo, fallo pure: a prendere in giro i maleducati mi diverto tantissimo! Ma a essere sincero preferisco chi si comporta bene: se lo farai anche tu, mi farai ancora più contento!