Qui su Hand of Doom, non ho parlato molto spesso di musica, se non in maniera collaterale. In parte è perché la stragrande maggioranza dei miei ascolti ricade in generi molto di nicchia, che pochi apprezzano, almeno qui in Italia. È così per il metal, il mio genere preferito, che abbraccia il novanta percento di quello che ascolto. Vale lo stesso per l'ambient, un altro genere che amo e che suono anche coi
Failor, un gruppo che ho formato un paio di anni fa con un mio amico.
Ci sono delle occasioni, però, in cui proprio non posso fare a meno di scrivere articoli musicali. Quale migliore occasione per farlo se non quando esce proprio il primo album ufficiale dei Failor? Ieri, nove giugno, abbiamo infatti pubblicato
Senseless Painful Lives in Tears. Si tratta di uno split album, ossia un album condiviso, in questo caso con
Il Vuoto, progetto metal che però, per l'occasione, ha sfoderato un pezzo più in linea con la tranquillità della nostra musica. Non so se a voi, lettori di Hand of Doom, il genere ambient possa piacere o meno. Del resto, questo non è un articolo promozionale, per spingervi a comprare - l'album tra l'altro si ascolta e scarica gratis - né tanto meno una recensione - farla su me stesso sarebbe assurdo . Ho deciso soltanto di parlarvi della mia esperienza sull'album, dei retroscena e delle curiosità: dopotutto, è questo che faccio qui.