giovedì 1 marzo 2018

Abolite le elezioni!

Come sai anche tu (a meno che non vivi in una caverna), in questo fine settimana si terranno le elezioni politiche per il rinnovo del parlamento italiano. Arriva dopo una delle campagne elettorali peggiori di tutti i tempi - forse la più ridicola in assoluto: sono certo che, qualsiasi partito tu abbia intenzione di votare (se voterai) sarai d'accordo con me. E chiunque vinca, sarà comunque un personaggio che la maggioranza delle persone odia.

Non voglio addentrarmi qui in analisi politiche su questo o quel partito: basta cercare un attimo su internet per trovare migliaia di articoli simili online, scritte da persone molto più competenti di me. E poi, sono anni che ho bandito la politica da Hand of Doom. Ma soprattutto, in fondo sarebbe un pelino ipocrita da parte mia, parlare di quale partito sarebbe meglio eleggere: fosse per me, le elezioni sarebbero da abolire - almeno nella loro formulazione attuale.

Sì, già so cosa stai pensando: adesso Mattia mi è diventato un sostenitore della dittatura. No, non è vero: a me ogni regime dittatoriale, di qualsiasi colore sia, fa schifo. Credo invece che pur coi suoi limiti la democrazia - quella vera - sia tra le migliori invenzioni umane. Ed è proprio per questo che il suffragio universale è da cancellare: è ciò che la mette più a rischio.

Sembra un paradosso, ma non lo è: nel corso della storia, molte volte il voto ha portato decisioni deleterie o dato il potere uomini che hanno poi rovesciato la democrazia. Andiamo da Hitler e Mussolini (regolarmente eletti, prima di abolire la possibilità di votare in maniera equa) fino a, in tempi recenti, la Brexit, Trump o il referendum catalano.

In generale, sono convinto che il suffragio universale sia una bella idea in teoria, ma nella pratica fallisce miseramente. Potrebbe portare grandi progressi in uno stato ideale, con di persone istruite e sensibili che votano in maniera consapevole: ma in uno reale, pieno di stupidi e incoscienti, l'effetto è proprio il contrario. Non parliamo poi dell'Italia: col suo record di analfabeti funzionali, è il paese peggiore da questo punto di vista. E non è un caso se ogni anno che passa la classe politica è sempre meno capace e sempre più ridicola.

Anzi, dirò di più: la mia idea è che il voto non dovrebbe essere un diritto ma un privilegio da conquistare in maniera meritocratica da chi ha la giusta consapevolezza e la giusta intelligenza per intraprenderlo. Un po' come l'automobile: non tutti possono guidarla, ma solo chi acquisisce la giusta abilità conseguendo la patente. E visto che anche lanciandoti con la macchina su un mercato affollato non farai mai male a tante persone come potresti fare col voto (ho già citato Hitler, vero?), forse avere una patente di voto sarebbe ancora più fondamentale di quella di guida.

Bella o brutta come idea? Qualunque sia la tua risposta, spero che concorderai con me almeno sul fatto che la democrazia è troppo bella per lasciare che gli stupidi la rovinino. E qualsiasi sia il metodo politico adottato, dovrebbe avere qualche sistema per tutelarla da queste persone. Purtroppo, nell'Italia di oggi questa è pura fantascienza: invece di essere esclusi per manifesta incapacità, gli stupidi sono il principale bersaglio dei politici, che sanno bene come raggirarli per farsi eleggere. E così, continueremo ancora chissà per quanto ad avere una campagna elettorale più ridicola dell'altra.

La domanda: a te sta bene che il voto di un analfabeta funzionale valga come il tuo? Oppure sei d'accordo con me?

4 commenti:

  1. Sono d'accordo su tutta la linea. Chi, nel 2018, crede che la terra sia piatta non dovrebbe votare. Un patentino, da rinnovare ogni 5 anni, con esame scritto e orale. Chi non è in grado di coniugare i verbi non vota. Chi non conosce la costituzione non vota.
    Estremo? Sì, molto.
    Ma almeno voteremo con più consapevolezza. In questi giorni sento molti dire che serve un voto "di pancia". Penso che invece ci voglia un voto espresso con la testa perchè non ho bisogno di ricordarvi che cosa produce l'intestino. :)

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    1. Sono d'accordo su quasi tutto, tranne sul fatto che sia "estremo". A me sembra molto più estremo - e assurdo - far votare chi, per esempio, è convinto che votando un partito vota anche il suo candidato premier, senza sapere che nel nostro ordinamento è il parlamento che elegge il presidente del consiglio, e non il popolo. In sostanza, perché dovrebbe votare chi non sa nemmeno cosa sta facendo col suo voto :) ?

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  2. L'idea è tutt'altro che nuova: in ambito romanzesco ci aveva già pensato Robert Heinlein nel suo "Fanteria dello spazio", del 1959, al quale ti rimando. Sotto certi aspetti non aveva tutti i torti...
    Fa schifetto il fatto che molti considerino i diritti come qualcosa che ti spetta pur senza aver fatto niente per meritarlo.
    I diritti che abbiamo sono stati conquistati - a volte a caro prezzo - e oltre a conquistarli bisogna saperli mantenere e - perché no - meritare.
    Non puoi parlare di diritto al voto e poi non andare mai a votare per poi lagnarti che "sono tutti uguali". Se ti faceva più comodo andare al mare o farti gli affari tuoi va bene, non c'è problema.
    Ma che nessuno si azzardi poi a lagnarsi se le cose non girano come vorrebbe.
    Il patentino non sarebbe una cattiva cosa: se non altro lo avrebbe chi oltre a guadagnarsi il diritto di voto lo sa anche mantenere.
    In quanto alla democrazia...a volte penso che ci sia sempre stata in realtà una dittatura sotto mentite spoglie.
    A volte non so se la democrazia è mai esistita. Veramente.

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    1. Sì, ho letto Fanteria dello Spazio: l'idea che avevo io era un po' diversa. Ma anche il modo che descrive Heinlein potrebbe essere più efficace che far votare tutti indiscriminatamente.

      Sono perfettamente d'accordo con te sul diritto. Per la democrazia, forse in passato esisteva, ma da almeno una decina di anni - e forse anche di più - ha perso del tutto il suo significato, almeno in Italia. Da quel che so, non è perfetta nemmeno altrove nel mondo. Ma almeno altrove si cerca di andare avanti, invece da noi invece sembra che regrediamo sempre di più :/ .

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