martedì 10 aprile 2018

Una questione di mentalità

"I concorsi letterari in fondo non sono né utili né inutili: se la tua esperienza nell'affrontarli sarà l'una o l'altra, dipende alla fine solo da te!": così si concludeva il post di due martedì fa in cui parlavo della mia esperienza nei concorsi letterari. In generale, il succo del discorso era proprio questo: l'atteggiamento con cui li si affronta una di queste competizioni è ciò che fa la differenza tra un'esperienza positiva e una negativa.

Può sembrare qualcosa di scontato, ma in realtà non lo è: succede spesso - anzi, quasi sempre - che molti sottovalutino l'influsso del proprio approccio sul mondo attorno a sé. Ma è un fattore molto importante, e di certo non limitato ai concorsi letterari: di fatto, la mente umana ha dei poteri incredibili, che possono portare a quasi ogni risultato se sfruttati a dovere. E io lo so bene.

Più o meno, è tutto qui!
Sì, lo so che faccia stai facendo ora, e a cosa stai pensando: ecco, Mattia si è totalmente rincoglionito, adesso si è messo a credere al paranormarle. Ma no, non è così: la mia fiducia in razionalità e scienza è intatta. E  non è che di punto in bianco mi metto a credere a telepatia, telecinesi o chissà che altro, né mi do alla new age (se non al sottogenere della musica elettronica con questo nome, che in effetti mi piace abbastanza).

Anzi, proprio questo razionalismo mi porta ad affermare che il cervello umano è un organo davvero incredibile. Ha in primis la capacità di comprendere il mondo e i meccanismi che si nascondono dietro di esso: qualcosa che nessun altro animale riesce a fare. Ma non solo: oltre a questo, può usare queste conoscenze per trovare dei modi creativi che gli permettono di modificare la realtà a suo piacimento, e di risolvere problemi complessi. Ed è questo il suo vero "superpotere".

Non tutti però riescono a sfruttarlo, né a usare la propria mente nella maniera migliore - anzi, direi quasi nessuno. Ma non è perché sono stupidi (ok, molti lo sono davvero, ma non tutti): solo, sono limitati da paure, emozioni negative, ansie che non permettono loro di ragionare con la giusta lucidità e serenità. È qualcosa di analogo a quello che la mia amica Chiara chiama "gassosa purpurea": sono un insieme di principi negativi che ti tengono quasi in coma e non ti permettono di liberarti e di sfruttare a pieno il tuo potenziale.

Come si può, invece, riuscire a farlo? Ovviamente non è facile, ma io ho scoperto che non è nemmeno così complicato come può sembrare. Per esempio non bisogna cambiare stile di vita: anzi, a livello pratico c'è davvero poco da fare. Il vero lavoro lo si deve fare su sé stessi, cambiare il proprio approccio alla vita e trovare così la giusta mentalità, positiva e costruttiva. Sembra qualcosa da nulla, ma non è così.

Per dire, io non ci credevo fino a poco tempo fa. Pensavo che il mio atteggiamento non avesse alcun effetto sul mondo: se le cose andavano bene o andavano male era tutto frutto del caso, quindi non serviva essere ottimista. Ancora penso, in effetti, che la causalità sia alla radice della maggior parte di quello che accade: tuttavia, ho capito che l'atteggiamento con cui si affrontano gli avvenimenti fa una differenza grandissima. Il mondo fisico non cambia, beninteso, ma la tua visione si ribalta, e ti permette di raggiungere risultati altrimenti impossibili.

Come dicevo qualche settimana fa, affrontare fallimenti, errori e problemi nella maniera più giusta può fare la differenza. Per esempio, lamentarsi e farsi condizionare da ansie e paure davanti a un problema può portare solo a risultati negativi, e risolverlo (sempre se ci riesci) sarà faticoso. Se al contrario la mentalità è più rilassata e positiva, del tipo "i problemi capitano, quindi niente panico - mi metto al lavoro per cercare una soluzione", è molto più facile avere successo. E soprattutto, lo fai senza angosce e senza emozioni negative.

So che realizzare una situazione del genere non è facile: purtroppo, per gli esseri umani infelicità, ansia, paura sembrano emozioni più naturali di calma e serenità. Anche per questo, la lotta per raggiungerle è soprattutto contro sé stessi; ed è uno scontro da portare avanti ogni giorno, se non si vuole tornare verso vecchi schemi limitanti e autodistruttivi. Ma per quanto sia difficile, ne vale dannatamente la pena.

Di fatto, poter disporre del proprio cervello al meglio, sfruttare il proprio pieno potenziale è una risorsa così potente che se tutti la usassero, il mondo potrebbe davvero cambiare in meglio. Dubito però che questo possa accadere davvero: in parte è perché, appunto, è molto più facile essere infelici. Ma soprattutto, visto che anche egoismo e avidità sono naturali, l'eventuale cambiamento potrebbe essere addirittura in peggio.

Nonostante questo rischio, io spero lo stesso che sempre più gente riesca a emanciparsi dai propri limiti. Perché odio vedere belle persone - specie se amiche - che si sentono infelici, misere, che pensano di non meritare nulla. E soprattutto che pensano che i loro problemi non si possono risolvere: nella stragrande maggiora dei casi si può, eccome. Di un atteggiamento diverso, più sereno e ottimista, ne beneficeremmo tutti, di questo sono sicuro. Perché se ha fatto bene a me, che fino a poco tempo fa ero soltanto depressione e mancanza di speranza, chiunque può riuscirci!

La domanda: ci hai capito qualcosa? E se sì, sei d'accordo sul fatto che la mentalità giusta può cambiare ogni cosa?

4 commenti:

  1. L'atteggiamento di certo non può fare magie epocali, ma un buon atteggiamento verso qualcosa ci permette di vedere sempre risvolti migliori. Di non perdere occasioni. Di non stare male.
    E di conseguenza, di migliorarci la vita... :)

    Moz-

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    1. In realtà a quanto ho visto può fare persino "magie epocali". Non è facile, ma se uno ci si mette con impegno, si può raggiungere quasi l'impossibile :D .

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    2. Eh, direi che là ci vuole un po' di fortuna che piove dal cielo, oltre quella costruita da noi :)

      Moz-

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    3. Vero, anche fortuna e sfortuna contano. Ma anche lì, direi che l'atteggiamento giusto può aiutare molto la fortuna :) .

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